Bardoxolone metile nel diabete mellito di tipo 2 e nella nefropatia cronica di stadio 4


Benché gli inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone possono rallentare la progressione della nefropatia diabetica, il rischio residuo resta alto.
Non è noto se gli attivatori Nrf2 possono ulteriormente ridurre questo rischio.

Nello studio, 2185 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e nefropatia cronica di stadio 4 ( velocità stimata di filtrazione glomerulare [ GFR ], da 15 a minore di 30 ml per minuto per 1.73 m2 di superficie corporea ) sono stati assegnati in maniera casuale a Bardoxolone metile, alla dose giornaliera di 20 mg, oppure a placebo.

L’esito primario composito era rappresentato da nefropatia in stadio terminale o decesso per cause cardiovascolari.

Lo studio è stato interrotto seguendo la raccomandazione del Comitato indipendente per il monitoraggio dei dati e della sicurezza ( DSMC ); il follow-up mediano è stato di 9 mesi.

In totale, 69 dei 1088 pazienti ( 6% ) assegnati in maniera casuale a Bardoxolone metile e 69 dei 1097 ( 6% ) assegnati a placebo hanno raggiunto l’esito primario composito ( hazard ratio nel gruppo Bardoxolone metile vs gruppo placebo, HR=0.98; P=0.92 ).

Nel gruppo Bardoxolone metile, la nefropatia in stadio terminale si è manifestata in 43 pazienti e 27 pazienti sono deceduti per cause cardiovascolari; nel gruppo placebo, la nefropatia in stadio terminale si è presentata in 51 pazienti e 19 pazienti sono deceduti per cause cardiovascolari.

Un totale di 96 pazienti nel gruppo Bardoxolone metile è stato ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco o è deceduto per scompenso cardiaco, rispetto a 55 nel gruppo placebo ( HR=1.83; P inferiore a 0.001 ).

La velocità di filtrazione glomerulare stimata, la pressione sanguigna e il rapporto urinario albumina/creatinina sono aumentati in modo significativo e il peso corporeo è diminuito significativamente nel gruppo Bardoxolone, rispetto al gruppo placebo.

In conclusione, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e nefropatia cronica di stadio 4, il Metil Bardoxolone non riduce il rischio di nefropatia in stadio terminale o il decesso per cause cardiovascolari.
Un tasso più elevato di eventi cardiovascolari con Bardoxolone metile, che con placebo, ha anticipato la conclusione dello studio. ( Xagena2013 )

de Zeeuw D et al, N Engl J Med 2013; 369: 2492-2503

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